IL TRENO
Durante le vacanze estive, con il nostro camper abbiamo fatto una breve sosta di tre giorni a Senigallia.
Ci siamo sistemati in un campeggio situato sul lungo mare. Dalla spiaggia e dal mare, ci separava la strada. Alle spalle del campeggio, a pochi metri dalla nostra piazzola e di poco sopraelevata, si trovava la massicciata della ferrovia.
I treni vi sfrecciavano a una velocità tale, che facevano un gran fracasso di ferraglia.
Non ho potuto fare a meno di notare, che quel rumore non aveva nulla in comune con lo sferragliare ritmato che facevano i treni al tempo della mia infanzia, quando non esisteva ancora l’alta velocità.
Fin da quando ero bambina, infatti, il treno ha sempre esercitato su di me un grande fascino e alimentato la mia fantasia.
Ricordo che, ogni volta che ne vedevo uno passare, restavo incantata a guardarlo, fino all’ultima carrozza. Immaginavo che mi trasportasse in luoghi lontani e fatati, popolati dai personaggi delle fiabe, dove i bambini giocavano dalla mattina alla sera in giardini incantati… e dove, forse un giorno, avrei incontrato il mio “principe azzurro”.
Più avanti negli anni, da giovane innamorata, mi è capitato qualche volta di prendere il treno per raggiungere il mio “principe azzurro”, che viveva in un’altra città.
Adoravo salire su quel treno che mi portava da lui.
Durante il viaggio, indugiavo in fantasticherie sul momento dell’incontro, quando finalmente sarei stata tra le braccia del mio amato… e mi crogiolavo in quella felicità sognata.
Era lo stesso treno che mi riportava indietro, lontana da lui, in quel caso il distacco era doloroso per entrambi, ma una volta sul treno, cullata dal suo dondolio, mi abbandonavo a rivivere ogni attimo trascorso insieme, mi pareva di risentire le sue parole, le promesse e i progetti che avevamo fatto insieme, pensando al nostro futuro A tutt’oggi il treno è il mezzo di trasporto che più di ogni altro stimola la mia immaginazione… se penso che il treno attraversa paesi e città, squarcia le campagne, costeggia il mare, trapassa le montagne… tutto ciò evoca in me un senso di potenza, di movimento, di cambiamento… come fare un viaggio nella conoscenza, fatto di scoperte, di incontri, di partenze e di ritorni, di addii e di rincontri… un viaggio insomma, che promette una vita tutt’altro che monotona e ripetitiva.
Credo che sia proprio per queste ragioni, che il treno mi affascina così tanto.