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![]() | BEATRICE Ti avrà svegliato la mamma, con un bacio... o forse è stata l'emozione che ti ha fatto svegliare anzitempo, piccola Beatrice! Oggi è un giorno speciale: è il tuo primo giorno di scuola!Sarai balzata giù dal letto e in fretta avrai fatto colazione e lavato la faccia e i dentini, mentre l'eco della tua voce argentina si sarà diffusa per tutta la casa! Ed eccoti pronta, vestita con il tuo abito più bello e il tuo zainetto nuovo di zecca sulle spalle... sarai stata impaziente: - mamma, papà, andiamo! - Davanti alla scuola avrai incontrato molti piccoli amici che già conosci, altri li conoscerai, non ti sarà difficile fare nuove amicizie, con la tua curiosità e il tuo carattere vivace. Ecco che suona la campanella... un bacio a mamma e papà e via dentro la scuola: inizia per te un cammino sconosciuto ma importante, verso la vita. Nel lasciarti, forse, una lacrimuccia avrà rigato il volto di mamma e papà... ma solo per poco, sanno che questa avventura sarà uno stimolo in più per la tua già fervida fantasia e per la tua crescita. IN BOCCA AL LUPO, BEATRICE! alla mia nipotina Beatrice |
![]() | CAMMINARE Con un gruppo di amiche, che praticano il "nordic walking", di sera vado a camminare: lasciati a casa figli e mariti, e chiusa la porta dietro i nostri affanni quotidiani, ci incamminiamo nei sentieri della campagna ormai addormentata. Il silenzio della sera viene rotto solo dal rumore delle racchette che graffiano il selciato, o dal nostro chiacchiericcio e dalle nostre allegre risate. Intorno ci sono campi coltivati di grano o di mais. Nei momenti di silenzio riusciamo a sentire il gorgoglio dell'acqua che scorre nei canali, o, il lieve fruscio delle piante e dei campi. Le nostre narici sono talvolta aggredite dall'odore acre e pungente delle stalle circostanti, o dall’odore del fieno appena tagliato e dei campi irrigati di fresco. Mentre camminiamo, sopraggiunge il buio… niente paura! Ci sono le lucciole: centinaia di luci intermittenti, che sembrano voler illuminare l'ultimo tratto del nostro cammino. Quando la nostra camminata è finita, siamo accaldate e stanche, ma soddisfatte, ricaricate nello spirito e pronte a riprendere nostra la routine, ma ansiose di ritrovarci la prossima volta. Grazie alle mie compagne! (dedicato a Silvia, Luisa, Nadia, Michela, Irma, Cinzia) |
![]() | MELISSA Come un bocciolo di rosa, ti accingevi ad aprire i tuoi petali al sole e alla vita. Un giardino d'amore era la tua casa, tu, l'unico fiore, desiderato e amato, nutrito e coccolato. Spandevi intorno il profumo della freschezza, colmavi l'aria con l'allegria della tua giovinezza. Coltivavi già i tuoi sogni... fiduciosa ti aprivi al futuro. Ahimè! mani ignote con gesto brutale e vigliacco, hanno reciso quell'unico fiore, prima del suo sbocciare. Quel giardino adesso è muto, gronda di lacrime e di dolore. Tu, ormai, rosa tra le rose... in paradiso! Dedicata a Melissa Bassi vittima dell'attentato del 19 maggio 2012 a Brindisi |
![]() | VECCHIAIA Le domande che non ho avuto il coraggio di fare, sono rimaste sospese… sono dentro di me! Altri fatti, altre vicende della vita, mi hanno consolato. Il tempo, poi, ha cancellato le amarezze e i risentimenti. Oggi che la vecchiaia ti ha reso fragile e insicura, non cerco più le risposte… oggi voglio solo sostenerti per rendere più sicuro il tuo incedere faticoso. Stringo il tuo braccio scarno e indebolito dagli anni e dalle fatiche…affianco il mio passo ai tuoi passi incerti e pesanti… osservo il tuo sguardo smarrito… forse reso triste dai ricordi, o dai rimpianti, o forse dalla consapevolezza dell’imminente tramonto! La tua mano tremante stringe la mia… mi sento disarmata: non posso fare a meno di accarezzare la tua testa bianca e baciare il tuo volto segnato dal tempo! a mia madre |
![]() | A MARCO E’ qui la festa, ne siamo sicuri! Dobbiamo fare a Marco gli auguri. Amici e parenti son tutt’intorno, è proprio questo il suo gran giorno! Spegne nove candeline: scroscia un applauso senza fine. Cantano forte: tanti auguri, da far tremare anche i muri. Poi si taglia in tutta fretta, una gran torta, fetta a fetta, che sparisce in un istante, perché le bocche sono tante. Ma resta accesa l’allegria, che gran festa, mamma mia! Ci sono giochi, scherzi e doni, e un bel pacco di emozioni! Finisce la festa, che è già sera, e ogni cosa ritorna com’era! Auguri Marco, buon compleanno! Arrivederci al prossimo anno. nonna Fernanda |
![]() | A FRANCESCO Di professione fa lo studente, è educato, studioso e diligente. In qualche altra occasione, si diletta col pallone. E’ Francesco, mio nipote, che possiede una gran dote: è un portento in informatica, ciò che sa lo mette in pratica. Se ha un computer sottomano, non esiste per lui alcun arcano. Sa risolvere con un dito ogni piccolo quesito. D’altra parte, questo si sa, è tale e quale al suo papà. Chi lo sa se di mestiere, vorrà fare l’ingegnere. Quel che adesso già sappiamo, è che tutti noi lo amiamo. E siamo qui in sua presenza, a festeggiar la ricorrenza dei suoi primi quindici anni. E a far gli auguri più sinceri, che ogni sogno suo si avveri. E affinché la festa duri, ripetiamo: tanti auguri! nonna Fernanda |
![]() | A BEATRICE A Beatrice, mia nipote, son dedicate queste note: è una bimba assai graziosa, è loquace e fantasiosa. Con la sua voce squillante, e la sua verve esuberante, rende allegra la giornata, anche quando è un po’ stonata. Quando dorme, è un angioletto, ma di giorno pare un folletto. Quante cose vuole fare: vuol ballare… vuol cantare… per la sua sorellina, s’improvvisa maestrina. E da grande, lei lo dice, vuole far la ristoratrice. Come tutti già sapranno, oggi è il suo, compleanno. I suoi anni sono sette, son già qui le sue amichette. Non facciamole aspettare! La festa vada a incominciare: è già pronta una gran torta, e di panini ce n’è un scorta. E sul muro in gran cornice: Buon compleanno Beatrice! nonna Fernanda |
![]() | A LAURA Animata da memorie di un passato senza glorie, eppur si tanto amato, e di bei ricordi assai affollato, ho spronato la mia mente, che trovasse un espediente, per inviarti in modo diretto, i miei auguri, con affetto… Verso il cielo ho liberato, un palloncino colorato. Alla fine del suo viaggio, ti porterà un mio messaggio: che sia felice questo giorno, con i tuoi amati tutti intorno. E gli auguri più sinceri, affinché ogni tuo domani, sia migliore di ogni ieri! La tua zietta |
![]() | QUARANTACINQUESIMO Quarantacinquesimo anniversario! 25 maggio segna oggi il calendario. Questa data mi ricorda qualcosa: ricorre il giorno in cui sono andata sposa. Tra il bello e il brutto, chi l’avrebbe detto, che un giorno avremmo raggiunto questo tetto! Avevamo tanti sogni e gli occhi pieni di incanto. A volte abbiamo riso, altre volte abbiamo pianto! Ci sono stati, è vero, anche giorni un po’ scoppiati, ma senza ricorrere alla legge, li abbiamo superati. D’altro canto, chi ha mai detto, che la vita coniugale, sia una passeggiata dentro un’oasi floreale? Che grande gioia, quando sono nati i nostri figli, di anno in anno, son stati per noi, solidi appigli. Adesso che sono grandi, altrove hanno migrato. Hanno lasciato i loro nidi spogli e vuoti, che in men che non si dica, hanno colmato, dando vita a quattro splendidi nipoti. La loro presenza dona vigore ai nostri anni, rendendo più leggeri acciacchi e affanni. Adesso che siamo invecchiati, non è detto, che non abbiamo più sogni nel cassetto . Anche oggi, come quarantacinque anni fa, continuiamo a sognare un po’ di felicità. |
![]() | A SERENA Il dovere di studiare è compiuto. Il tuo pezzo di carta l’hai ottenuto. Se poi ci aggiungi anche il tocco, avrai una laurea con il fiocco. A te non resta che l’impegno, di mettere a frutto il tuo ingegno. Non sarà per burla o per folclore, che da oggi in poi ti chiameranno dottore. E giacché siam qui presenti, senza esitazioni, ricevi il nostro applauso e congratulazioni! |
![]() | MINA Mia nipote si chiama Giacomina, ma tutti quanti la chiamiamo Mina. Ha un carattere spumeggiante e una chioma fiammeggiante. Un’innata simpatia le appartiene, è impossibile non volerle bene. Ricorre oggi il suo compleanno, proprio per questo mi trovo in affanno: vorrei inventare qualche rima, per esprimerle la mia stima e confermarle in un sonetto, tutto quanto il mio affetto: Il mio augurio con tutto il cuore, e se non basta, aggiungo un fiore! Zia Fernanda |
![]() ![]() | RICORDI Rovistando in un cassetto dimenticato, ho trovato ricordi del tempo passato:piccoli oggetti donati dai miei figli, quando erano piccoli, disegni e bigliettini scritti da loro, carichi di affetto. Ho messo quei frammenti uno accanto all’altro, a creare un puzzle di ricordi. Mi sono messa a rileggere quei biglietti e a osservare quei disegni. Ho ripensato con nostalgia a quei giorni lontani, che non torneranno più indietro e intanto, sul mio viso, sono spuntati una lacrima e un sorriso. |
![]() | A MARCO Caro Marco In questi giorni, ho fatto un salto nel passato. Volevo ricordare com’eri appena nato. Avrei voluto dire al tempo: aspetta! E invece è passato così in fretta! Perché noi grandi, lo sappiamo, che soltanto i ricordi ci restano in mano. Mentre da ragazzini, questo si sa, non si vede l’ora che passi quell’ età. Oggi per te è un giorno speciale e irripetibile. Sarà per questo che dal tuo viso traspare una gioia incontenibile. Lo Spirito Santo è sceso su di te e nel tuo cuore hai accolto Gesù. Da ora in poi, non ti abbandoneranno più. Adesso tocca a te: a non disperdere quanto è stato seminato e a fare sì che in futuro venga germogliato. Da parte di noi nonni, te lo prometto, non ti mancherà il sostegno e il nostro affetto. |
![]() A FRANCESCO | |||||||||||||||||||||||||
Mentre tu ti appresti a fare festa, fotogrammi di te, mi ruotano nella testa. Sto pensando di dedicarti alcuni versi e già i pensieri nei ricordi si sono persi. A cominciare dal giorno in cui sei nato: fin dal primo istante ti abbiamo amato. Sei stato il primo a renderci nonni: più lieti sono stati i giorni e più lievi i sonni. Ancora prima che tu parlassi, ti abbiamo sorretto nei primi passi. Gioito, poi, per le tue prime parole e sul lettone vigilato su salti e capriole. L’età della spensierata infanzia, ahimè, vola! Il salto è stato breve dall’asilo alla scuola. | Subito ti sei dimostrato giudizioso e attento tanto da meritare bei voti e apprezzamento. E’ così passata anche l’età dell’adolescenza di cui non resta che una fugace reminiscenza. Ed eccoti qua, in quattro e quattr’otto a festeggiare allegramente i tuoi anni 18 Né fai mistero del tuo palpitar d’amore dacché una fanciulla ti ha già rapito il cuore. E’ ora che la festa vada a incominciare: non v’è ragione alcuna di temporeggiare, ché questa è un’occasione senza ritorno: domani avrai già diciotto anni e un giorno… |